Efficacia di tre farmaci neuroprotettivi nella sclerosi multipla progressiva secondaria: studio MS-SMART
La neurodegenerazione è il substrato patologico che causa grave disabilità nella sclerosi multipla progressiva secondaria.
Una sintesi di ricerca preclinica e clinica ha identificato tre farmaci neuroprotettivi che agiscono su diverse patobiologie assonali.
È stata testata l'efficacia di questi farmaci in modo efficiente rispetto a tempo, costi e risorse del paziente.
È stato condotto uno studio di fase 2b, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, in 13 centri clinici di neuroscienze nel Regno Unito.
Sono stati reclutati pazienti di età compresa tra 25 e 65 anni con sclerosi multipla progressiva secondaria che non erano in trattamento modificante la malattia e che avevano un punteggio EDSS ( Expanded Disability Status Scale ) di 4.0–6.5.
I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere un trattamento orale due volte al giorno di Amiloride 5 mg, Fluoxetina 20 mg, Riluzolo 50 mg o placebo per 96 settimane.
La procedura di randomizzazione ha incluso la minimizzazione basata su sesso, età, punteggio EDSS alla randomizzazione e centro di studio.
L'endpoint primario era la variazione volumetrica alla risonanza magnetica ( MRI ) del volume del cervello in percentuale ( PBVC ) dal basale a 96 settimane.
Tra il 2015 e il 2016, 445 pazienti sono stati assegnati in modo casuale ad Amiloride ( n=111 ), Fluoxetina ( n=111 ), Riluzolo ( n=111 ) o placebo ( n=112 ).
L'analisi primaria ha incluso 393 pazienti assegnati ad Amiloride (n=99), Fluoxetina (n=96), Riluzolo (n=99) e placebo (n=99).
Nessuna differenza è stata notata tra qualsiasi trattamento attivo e placebo nel cambiamento del volume cerebrale in percentuale ( Amiloride vs placebo, 0.0%, P=0.99; Fluoxetina vs placebo −0.1%, P=0.86; Riluzolo vs placebo −0.1%, P=0.77 ).
Non sono stati segnalati problemi di sicurezza emergenti. L'incidenza di eventi avversi gravi è stata bassa e simile tra i gruppi di studio ( 10, 9%, pazienti nel gruppo Amiloride, 7, 6%, nel gruppo Fluoxetina, 12, 11%, nel gruppo Riluzolo e 13, 12%, nel gruppo placebo ).
Gli eventi avversi gravi più comuni sono stati: infezioni e infestazioni. Tre pazienti sono deceduti durante lo studio, per cause giudicate non-correlate al trattamento attivo; un paziente assegnato ad Amiloride è deceduto per tumore polmonare metastatico, un paziente assegnato a Riluzolo è deceduto per cardiopatia ischemica e trombosi dell'arteria coronarica e un paziente assegnato a Fluoxetina ha avuto una morte improvvisa ( causa primaria ) con sclerosi multipla e obesità elencate come cause secondarie.
L'assenza di evidenze di neuroprotezione in questo studio indica che mirare esclusivamente a questi aspetti della patobiologia assonale nei pazienti con sclerosi multipla progressiva secondaria è insufficiente per mitigare la perdita neuronale. ( Xagena2020 )
Chataway J et al, Lancet Neurology 2020; 19: 214-225
Neuro2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Stimolazione cerebrale profonda del nucleo anteriore del talamo nell'epilessia farmacoresistente nel Registro multicentrico dei pazienti MORE
L’efficacia della stimolazione cerebrale profonda del nucleo anteriore del talamo ( ANT DBS ) nei pazienti con epilessia resistente ai...
Panitumumab iniziale più Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino oppure più Fluorouracile e Leucovorina nei pazienti anziani con carcinoma colorettale metastatico RAS e BRAF wild-type: studio PANDA della Fondazione GONO
Si è verificato se sia la doppietta chemioterapica con uno schema modificato di Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino ( mFOLFOX )...
Fattore di von Willebrand ricombinante e Acido Tranexamico per sanguinamento mestruale abbondante nelle pazienti con malattia di von Willebrand lieve e moderata negli Stati Uniti: studio VWDMin
Un sanguinamento mestruale abbondante si verifica nell’80% delle donne affette dalla malattia di von Willebrand ed è associato a carenza...
Associazione tra antiandrogeni di seconda generazione ed effetti tossici cognitivi e funzionali in studi clinici randomizzati
L'uso degli antiandrogeni di seconda generazione ( AA ) nel trattamento del cancro alla prostata è in aumento. Evidenze retrospettive hanno...
Avelumab versus chemioterapia standard di seconda linea nei pazienti con tumore colorettale metastatico e instabilità dei microsatelliti
Solo uno studio clinico randomizzato ha dimostrato la superiorità degli inibitori del checkpoint immunitario nei pazienti con tumore del colon-retto...
Tossicità ed efficacia della terapia con cellule CAR-T nel linfoma primario e secondario del sistema nervoso centrale
Il linfoma primario del sistema nervoso centrale ( PCNSL ) recidivato / refrattario e il linfoma secondario del sistema nervoso...
Edoxaban per 12 mesi rispetto a 3 mesi nei pazienti affetti da tumore con trombosi venosa profonda distale isolata: studio ONCO DVT
La durata ottimale della terapia anticoagulante per la trombosi venosa profonda distale isolata nei pazienti affetti da tumore è clinicamente...
Dabigatran nel trattamento e nella profilassi secondaria del tromboembolismo venoso nei bambini con trombofilia
Nello studio DIVERSITY di fase 2b/3, il trattamento di 3 mesi con Dabigatran ( Pradaxa ) è risultato non-inferiore allo...
Impatto della seconda neoplasia primaria post-trapianto autologo sugli esiti del mieloma multiplo: un'analisi CIBMTR
La sopravvivenza globale ( OS ) è migliorata significativamente nel mieloma multiplo ( MM ) nell'ultimo decennio con l'uso di...
Manifestazioni neuropsichiatriche e disturbi del sonno con la terapia antiretrovirale a base di Dolutegravir rispetto allo standard di cura nei bambini e negli adolescenti: analisi secondaria dello studio ODYSSEY
Studi di coorte condotti su adulti con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno dimostrato che Dolutegravir (...